
Un viaggio nell’universo immaginifico degli Hackatao senza lasciare il pianeta Terra: i due ‘artonauti’ italiani della galassia CryptoArt sbarcano a Mantova per rivelare agli umani la loro verità sull’arte del futuro.

Insurrezione digitale: download in corso
Digitale, geograficamente agnostica, decentralizzata, come la generazione che l’ha prodotta: alla galleria Zanini di Mantova gliHackatao spalancano le porte al collezionismo del futuroproiettando la comunicazione artistica nella rivoluzionaria galassia della CryptoArt. Le menti creative degli ‘hacker del Tao’ sono due, Sergio Scalet (1973, Transacqua) e Nadia Squarci (1977, Udine): complementari nell’arte e nella vita, hanno lasciato il caos di Milano per registrare il mondo dall’incontaminato borgo friulano di Oltris. Pionieri in Italia della CryptoArt, gli Hackatao eludono le limitazioni del sistema “fuori dal Flusso”, inserendosi nel cuore pulsante dello scambio digitale: un mercato istantaneo e in fermento, destinato ai nuovi collezionisti disposti ad acquistare un certificato digitale per sempre ‘incastonato’ nella Blockchain, un’opera infinitamente riproducibile ma tokenizzata, resa unica dai codici crittografici. Abbandonate ogni speranza analogica, voi ch’entrate: la prima vera rivoluzione è mentale.


Errore di sistema: gli ‘hacker del Tao’
“La verità è” che galassie di piccole intuizioni possono generare infiniti mondi alternativi: le opere dei due Crypto-artisti, esposte nella personale mantovana “The truth is”, nascono fisiche ma palpitano di realtà aumentata, parlando la lingua istantanea dell’era digitale. L’osservatore rimane intrappolato nella ragnatela di un vischioso flusso di coscienza che invade le superfici, indelebilmente ‘tatuato’ a grafite, divoratore insaziabile del vuoto contemporaneo. Una rete d’immagini gridate e pensieri ossessivi dà forma ai fantasmi che avvelenano la nostra società di ‘umani aumentati’, ritratta in un selfie con la Morte dall’affilata falce-Facebook. Cade il candido peplo della classicità alla Nuda Veritas, sirena postmoderna dai lunghi capelli fucsia; la viziosa Zombie Girl, affamata di celebrità social, strizza l’occhio alla decomposizione della civiltà: l’atto creativo è l’antidoto alle falsità mediatiche e alle ansie postmoderne, con il quale gli Hackatao entrano nelle vene del pianeta Terra per denunciare il game over dell’autenticità nel videogioco-mondo, impossibile da collaudare senza istruzioni. Oltre l’apparente superficie ironica, scavano nei labirintici algoritmi della matematica e nella filosofia alla ricerca delle macerie del vero assoluto, da (ri)adattare a un universo individualista e cangiante, regno dell’inesatto e dell’improbabile.



‘Adotta un umano’: guida intergalattica per Podmork
“La verità è” che da quando sono sbarcati sulla Terra il mondo fa meno paura: affiorati dal suo sottopelle onirico, il curioso esercito dei Podmork infesta le menti degli uomini per nutrirsi delle loro fantasie. Creature aliene dai poteri salvifici, queste entità “mistico-fisico-meta-incoerenti”, in bilico tra street art e manga, hanno adottato gli uomini per affiancarli nella lotta contro gli atavici mostri del Buio e della Voragine. Da art Toyz tascabili si sono evoluti in sculture dalle forme morbide e totemiche, esploratori di mondi interiori che alleviano le umane paure in catartiche visioni pop.




Gli Hackatao denunciano le contraddizioni della contemporaneità con la leggerezza di una giovane anima ribelle: la loro arte si lascia comprendere da uno sguardo ottimista, spalancato sul futuro digitale, dall’occhio curioso di chi reclama il diritto di esprimersi senza censure né falsi idoli. Perché la verità vuole essere trovata, proprio lì, in quella linea sottile tra arte e tecnologia, tra capolavoro tangibile ed effimero, tra uomo e schermo, tra Yin e Yang, tra vero e falso. Oltre la materialità estetica di un pianeta che deve essere salvato, in un futuro che è già presente.
Serena Tacchini
Hackatao, Art never dies, acrilico, grafite e inchiostro su tela, cm 55 x 55 x 6. Courtesy Hackatao. Hackatao, CryptoKittyMork, acrilico, grafite e inchiostro su tela, cm 25 x 35 x 6. Courtesy Hackatao. Hackatao, Mr. Skull, acrilico, grafite e inchiostro su tela, cm 50 x 40 x 6. Courtesy Hackatao. Hackatao, Mrs. Skull, acrilico, grafite e inchiostro su tela, cm 50 x 40 x 6. Courtesy Hackatao. Hackatao, VR.Girl, acrilico, grafite e inchiostro su tela, cm 60 x 130 x 5,5. Courtesy Hackatao. Hackatao, Queeny, grafite, acrilico, smalto e inchiostro su tela, cm 35 x 25 x 6, 2015. Courtesy Hackatao. Hackatao, Queeny, grafite, acrilico, smalto e inchiostro su tela, cm 35 x 25 x 6, 2015. Courtesy Hackatao.
MOSTRA | THE TRUTH IS. The inexplicable will be revealed |
ARTISTI | Hackatao |
GENERE | CryptoArt |
DOVE | Galleria Zanini Arte http://www.zaniniarte.com/contemporanea/mostre-ed-eventi/ |
INDIRIZZO | Via Virgilio 7, San Benedetto Po [Mn] |
QUANDO | 30 novembre 2019 – 2 febbraio 2020 Finissage con presentazione del catalogo: sabato 25 gennaio 2020, 17.30 |
ORARI | 10-12 // 15-18.30 |
INFO | 0376615326 |
CURATORI | Francesca Baboni e Stefano Taddei |
Articolo pubblicato su Artribune [11.01.2020]: https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2020/01/mostra-hackatao-galleria-zanini-arte-san-benedetto-po/